La flessibilità geek di Lenovo Yoga Book

La prima volta che ho visto Lenovo Yoga Book mi si è aperto un mondo: per quanto io sia decisamente digitale negli strumenti, non vi nascondo che non posso rinunciare, al lavoro come nel tempo libero, a prendere appunti o scarabocchiare idee con la classica carta e penna. Se il vantaggio in questo caso è di certo la rapidità, per contro rimane il problema di conservare i nostri appunti e magari condividerli con facilità.

Una delle caratteristiche che più ho amato in Lenovo Yoga Book, pertanto, è la possibilità di poter appuntare tutto il necessario sul pratico quaderno mediante Real Pen e vederlo magicamente apparire in real time sul display per poterlo poi modificare, salvare o condividere.

Il design è tuttavia il vero punto di forza di Lenovo Yoga Book: peso e dimensioni davvero ridotti, struttura elegante e robusta con una cerniera metallica grazie alla quale Yoga Book può essere ruotato di 360 gradi e mantenere stabilmente qualsiasi livello di inclinazione.

Oltre alla modalità tablet e notebook (grazie alla stilosissima tastiera touch), il dispositivo può essere utilizzato nelle modalità tent o stand, ideali per visualizzare file multimediali. Tutto questo rende Lenovo Yoga Book il dispositivo ideale per essere trasportato in borsa o in uno zaino, massima espressione della portabilità e della mobilità.

Consiglio quindi questo dispositivo a chi cerca uno strumento di lavoro comodo e pratico in mobilità, anche considerando l’autonomia compresa tra le 7 e le 9 ore, in quanto permette di scrivere testi e mail grazie alla tastiera digitale oppure prendere appunti o realizzare schizzi veloci a mano libera da trasformare in file digitali, eliminando la necessità di stampanti o scanner (non sempre reperibili facilmente in viaggio).

Voi cosa ne pensate?