L’aurora boreale è un regalo a sorpresa dei cieli nordici invernali e, come tale, difficilmente può essere previsto. Però può essere meritato, perché per ottenerlo basta seguire alcuni semplici accorgimenti.

Queste “luci del Nord” appaiono solo a latitudini elevate e sono visibili soltanto nelle notti buie da settembre a marzo. I fortunati che assistono allo spettacolo possono vedere qualcosa che assomiglia a un drappo verde che danza all’orizzonte o a un fascio di luce scarlatta che attraversa il cielo.

Le aurore boreali sono tanto sfuggenti quanto suggestive, così per sperare di vederne una occorre abbinare un po’ di fortuna a una buona dose di pianificazione. Condizioni climatiche, fascia oraria e inquinamento luminoso possono segnare la differenza tra una notte di splendore e una passata a battere i denti con il naso all’insù.

Durante il nostro viaggio in Islanda abbiamo avuto la fortuna di vedere l’aurora boreale sin dalla prima sera a Rejkyavik nella zona del porto, leggermente meno disturbata dall’inquinamento luminoso della città. Si è trattato di un piccolo assaggio per lo spettacolo che ci avrebbe aspettato la sera successiva uscendo dalla città lungo la costa, dove improvvisamente il cielo si è colorato di luci verdi, gialle e rosa.

L’avvistamento dell’aurora boreale può richiedere ore di attesa, spesso all’aperto e con temperature basse, nel nostro caso accompagnate dal vento incessante, mentre non sono previsti grandi spostamenti una volta raggiunto il punto di osservazione. Per questo motivo consiglio indumenti molto caldi.

Le luci del Nord vi attendono!


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