Ammettiamolo scattare foto col nostro smartphone è sempre più semplice grazie anche alla maggiore qualità delle immagini, tuttavia almeno per me non è così scontato scattare fotografie di impatto al cibo: inquadratura, luce, set… le immagini devono essere esteticamente belle e rendere giustizia a ciò che abbiamo nel piatto.

Ho approfittato quindi della cena al ristorante Rigolo di Milano per degustare l’ottimo vino Valpollicella proposto dalle storiche cantine Tedeschi e per mettere in pratica qualche trucco che voglio condividere con voi.

Inquadratura

La distanza dall’obiettivo e la posizione determinano l’angolo dello scatto: se è parallelo la foto dà una visione d’insieme mentre un’inquadratura più perpendicolare è molto naturale perchè è il tipo di visione che abbiamo normalmente di ciò che si trova sulla tavola e diamo più risalto allo spessore di oggetti come bicchieri e bottiglie.

Ecco perchè ho scelto proprio questa inquadratura per immortalare la bottiglia di Capitel Monte Olmi, Amarone DOCG della Valpollicella, robusto e strutturato perfetto con le carmi rosse, come ad esempio una tartare di fassona.

Non vi verrebbe voglia di assaggiarlo? Vi assicuro che è strepitoso!

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Colore

Personalmente amo divertirmi a giocare con i colori a contrasto tra piatti, cibo e superfici. Questa immagine di semplici cuditè servite con ottimo olio extravergine d’oliva Maternigo ed accompagnate dal fresco e fruttato vino Lucchine, è la dimostrazione di come anche i piatti più semplici possano essere di grande effetto.

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Set

In generale creare l’impressione che tu sia veramente al tavolo a mangiare dona all’immagine un effetto molto reale così come la cura nei dettagli per posizione stoviglie, colori, tovagliette.

In questo caso non è stato difficile in quanto non vedevo realmente l’ora di degustare le etichette delle storiche Cantine Tedeschi.

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Cosa ne pensate?


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